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Nella causale riportare il titolo del corso, il mese di svolgimento e il nominativo del partecipante.
Un numero elevato di bambini con disordini evolutivi del linguaggio e dello speech, idiopatici o nel contesto di quadri complessi, mostra deficit significativi nell’utilizzo del linguaggio in funzioni comunicative evolute come la capacità di narrare, esporre, argomentare ed esprimere opinioni.
Molti ricercatori sono arrivati a ritenere che il disordine a questo livello costituisca una sorta di stazione di arrivo e di fase di cronicizzazione dei disturbi evolutivi del linguaggio, una volta che i bambini hanno rimediato in maniera completa o parziale le problematiche a carico del sistema dei suoni e della morfo-sintassi. Queste difficoltà possono avere un impatto determinante sulla socializzazione, sulla carriera di studi e sulla capacità di comunicare.
Destinatario del corso: Logopedista, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Fisioterapista, Psicologo (disciplina Psicologia), Neuropsichiatra Infantile, Medicina Fisica e della Riabilitazione, Audiologia e Foniatria, Otorinolaringoiatria, Pediatria (disciplina Pediatria e Pediatri di Libera scelta), Educatore professionale
Molti studi suggeriscono che nelle prime fasi dello sviluppo infantile i significati relativi al Sè nel mondo siano concepiti come incarnati.
Questi significati, che hanno una matrice biopsicosociale e includono diversi livelli (genetico, epigenetico, corporeo, emozionale, comportamentale), contribuiscono a strutturare l’esperienza corporea e le competenze socio-emozionali del bambino.
Un insieme di “saperi impliciti” gli consentono di agire in modo socialmente orientato. Il bambino può interfacciarsi con l’Altro, interessarsi all’Altro e sapere che l’Altro è interessato a lui e apprende a riconoscere gli effetti dei suoi comportamenti nella relazione. Le esperienze precoci avverse come la nascita pretermine possono interferire con questa processualità intersoggettiva tra il genitore e il bambino e avere un impatto sulle traiettorie dello sviluppo socio-emozionale grazie anche a variazioni dei pattern epigenetici.
Un numero elevato di bambini con disordini evolutivi del linguaggio e dello speech, idiopatici o nel contesto di quadri complessi, mostra deficit significativi nell’utilizzo del linguaggio in funzioni comunicative evolute come la capacità di narrare, esporre, argomentare ed esprimere opinioni.
Il problema è talmente evidente ed impattante sulla capacità di comunicare in maniera efficiente da indurre molti ricercatori a ritenere che il disordine a questo livello costituisca una sorta di stazione di arrivo e di fase di cronicizzazione dei disturbi evolutivi del linguaggio.
Spesso difficoltà a carico della componente lessicale e di quella morfo-sintattica hanno un ruolo determinante nel ridurre le abilità espositive dei bambini. Le difficoltà a carico di questa abilità possono avere un impatto maggiore sulla socializzazione, sulla carriera di studi e, in generale, sull’efficienza comunicativa dei bambini.
Destinatario del corso: Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Logopedista, Educatore Professionale, Fisioterapista, Terapista Occupazionale, Psicologo (Psicologia), Neuropsichiatra Infantile, Ortottista
Il corso verterà sul trattamento neuropsicomotorio in età evolutiva nei quadri di disprassia e di disordine visuo-spaziale.
L’obiettivo è l’acquisizione di strumenti ecologici specifici per la valutazione funzionale delle abilità visuo-spaziali e prassiche del bambino e lo sviluppo di tecniche di intervento orientate all’incremento delle abilità in termini di efficacia ed efficienza funzionale.
L’intervento riabilitativo sarà focalizzato sui diversi livelli di elaborazione delle informazioni: organizzazione visuo-spaziale, coordinazione motoria e abilità costruttive, oculomozione, costruzione del setting e selezione del materiale in uso ed utile allo scopo di proporre un programma di intervento personalizzabile e modulabile.
Sarà dato ampio spazio alla discussione di casi clinici che evidenziano deficit specifici, in un’ottica di confronto con i partecipanti. Questo corso vuole dare spessore e significato all’intervento riabilitativo inteso come presa
in carico globale che, nei quadri di disprassia e disturbo visuo-spaziale, trova nell’interdisciplinarietà uno dei punti di forza per l’ottimizzazione dell’intervento riabilitativo e dell’esercizio terapeutico sottesi al recupero dei punti di debolezza del bambino e al sostegno dei suoi punti di forza grazie alla costruzione di un programma terapeutico mirato.
Destinatario del corso: logopedista, terapista della neuro e psicomotricità, terapista occupazionale, educatore professionale, educatore professionale, psicologo (disciplina Psicologia), fisioterapista, ortottista.
Nella riabilitazione cognitiva e del linguaggio spesso è necessaria la personalizzazione dei trattamenti in base alle esigenze del paziente.
I terapisti devono avere diversi materiali per favorire la generalizzazione delle competenze apprese durante le sessioni terapeutiche. I materiali devono essere accattivanti, immediati, divertenti e possibilmente “ecologici”, ovvero vicini alla vita reale del paziente. Il disegno ha tutte queste caratteristiche ma molti esperti in riabilitazione non sanno disegnare perché non conoscono le tecniche base per realizzare disegni semplici ed efficaci.
Coloro che non necessitano di crediti ecm potranno partecipare sostenendo una quota d’iscrizione pari a 180 euro (iva compresa). Anche in questo caso l’iscrizione si effettua tramite il pulsante “iscriviti” qui sopra.
Destinatario del corso: Medico (discliplina Neuropsichiatria I.), Psicologo (disciplina Psicologia), Logopedista, Terapista della neuro e psicomotricità
Le procedure utilizzate nella valutazione dei monolingui sono difficilmente applicabili e interpretabili in individui che parlano l’Italiano come L2 (seconda lingua).
Diverse esperienze in ambito nazionale ed internazionale delineano una serie di buone prassi nel colloquio, nella valutazione e nell’intervento.
Gli operatori devono conoscere le traiettorie di sviluppo tipico e atipico nei bambini bilingue, le metodologie adeguate per definire i protocolli diagnostici, e gli strumenti psicometrici specifici. Il percorso esamina gli indicatori più significativi per individuare precocemente i profili di rischio e implementare adeguate metodologie di intervento.
Un numero elevato di bambini con disordini evolutivi del linguaggio e dello speech, idiopatici o nel contesto di quadri complessi, mostra deficit significativi nell’utilizzo del linguaggio in funzioni comunicative evolute come la capacità di narrare, esporre, argomentare ed esprimere opinioni.
Molti ricercatori sono arrivati a ritenere che il disordine a questo livello costituisca una sorta di stazione di arrivo e di fase di cronicizzazione dei disturbi evolutivi del linguaggio, una volta che i bambini hanno rimediato in maniera completa o parziale le problematiche a carico del sistema dei suoni e della morfo-sintassi. Queste difficoltà possono avere un impatto determinante sulla socializzazione, sulla carriera di studi e sulla capacità di comunicare.
Destinatario del corso: logopedista, terapista della neuro e psicomotricità, terapista occupazionale, educatore professionale, educatore professionale, psicologo (disciplina Psicologia), fisioterapista, ortottista.
Nella riabilitazione cognitiva e del linguaggio spesso è necessaria la personalizzazione dei trattamenti in base alle esigenze del paziente.
I terapisti devono avere diversi materiali per favorire la generalizzazione delle competenze apprese durante le sessioni terapeutiche. I materiali devono essere accattivanti, immediati, divertenti e possibilmente “ecologici”, ovvero vicini alla vita reale del paziente. Il disegno ha tutte queste caratteristiche ma molti esperti in riabilitazione non sanno disegnare perché non conoscono le tecniche base per realizzare disegni semplici ed efficaci.
Un numero elevato di bambini con disordini evolutivi del linguaggio e dello speech, idiopatici o nel contesto di quadri complessi, mostra deficit significativi nell’utilizzo del linguaggio in funzioni comunicative evolute come la capacità di narrare, esporre, argomentare ed esprimere opinioni.
Il problema è talmente evidente ed impattante sulla capacità di comunicare in maniera efficiente da indurre molti ricercatori a ritenere che il disordine a questo livello costituisca una sorta di stazione di arrivo e di fase di cronicizzazione dei disturbi evolutivi del linguaggio.
Spesso difficoltà a carico della componente lessicale e di quella morfo-sintattica hanno un ruolo determinante nel ridurre le abilità espositive dei bambini. Le difficoltà a carico di questa abilità possono avere un impatto maggiore sulla socializzazione, sulla carriera di studi e, in generale, sull’efficienza comunicativa dei bambini.
Destinatario del corso: logopedista, terapista della neuro e psicomotricità, terapista occupazionale, educatore professionale, educatore professionale, psicologo (disciplina Psicologia), fisioterapista, ortottista.
Nella riabilitazione cognitiva e del linguaggio spesso è necessaria la personalizzazione dei trattamenti in base alle esigenze del paziente.
I terapisti devono avere diversi materiali per favorire la generalizzazione delle competenze apprese durante le sessioni terapeutiche. I materiali devono essere accattivanti, immediati, divertenti e possibilmente “ecologici”, ovvero vicini alla vita reale del paziente. Il disegno ha tutte queste caratteristiche ma molti esperti in riabilitazione non sanno disegnare perché non conoscono le tecniche base per realizzare disegni semplici ed efficaci.
Un numero elevato di bambini con disordini evolutivi del linguaggio e dello speech, idiopatici o nel contesto di quadri complessi, mostra deficit significativi nell’utilizzo del linguaggio in funzioni comunicative evolute come la capacità di narrare, esporre, argomentare ed esprimere opinioni.
Molti ricercatori sono arrivati a ritenere che il disordine a questo livello costituisca una sorta di stazione di arrivo e di fase di cronicizzazione dei disturbi evolutivi del linguaggio, una volta che i bambini hanno rimediato in maniera completa o parziale le problematiche a carico del sistema dei suoni e della morfo-sintassi.
Queste difficoltà possono avere un impatto determinante sulla socializzazione, sulla carriera di studi e sulla capacità di comunicare.